Zona V

UNA VIGNA

O Signore, da 74 anni tu curi questa vigna:
la scalzi, la rincalzi, la poti, le dai acqua,
la ingrassi, la tagli.
Grazie.
Quella che mi hai dato è merito soltanto del tuo sudore
e del tuo Sangue.

Ora è vecchia, distorta, avvizzita.
Ma nei pochi mesi o settimane o giorni che ancora vorrai concederle non stancarti – Signore – di averne cura; così che prima di diventare legna, soltanto legna, ancora un acino tu possa gustare da lei: dolce, gustoso, saporito. Un altro, ultimo frutto
del tuo lavoro e del tuo Sangue.
Accogli il desiderio estremo della tua vecchia vigna: morire con la tua Grazia e nel tuo Amore.

Da uno scritto di un mistico del ‘900.

L’IMPEGNO

Il testo ci richiama la vita in comunione con Cristo da cui tutto ciò che possiamo fare, in ogni giorno della nostra vita, prende ed ha significato.
È un’immagine di fecondità in cui non solo l’acino d’uva ma la stessa legna torna utile, ed è un’immagine, quella della vigna, che richiama l’opera di chi coltiva e sappiamo che quest’opera non è solo nostra ma che ha valore l’impegno che ci mettiamo.

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