di Marisa Sfondrini

Da casa, 22.02.2022 (qualcuno ha notato la sequenza dei “due” in questa data! Data “Palindroma”, ovvero che si puo leggere nei due versi).

Giusto un anno fa veniva ucciso a Kinshasa l’ambasciatore italiano Luca Attanasio, una bellissima figura di uomo, di papà, di diplomatico, di italiano. Il nostro arcivescovo lo ha commemorato ufficialmente, poiché Attanasio era nato a Limbiate, quindi diocesano nostro. In occasione del primo anniversario del “martirio” (se fossimo nella prima comunità cristiana, l’ambasciatore sarebbe già onorato come “martire”) gli amici hanno proposto un minuto di silenzio per ricordarlo; aggiungo, per ricordarlo davanti al Signore che Attanasio ha anche servito nella sua carriera diplomatica.

Probabilmente ci sono altri diplomatici in tutto il mondo che – come Attanasio – sono a servizio della pace mondiale oggi messa così in forse da personaggi “strani” (l’aggettivo, fra virgolette, sta per una parolaccia che non posso scrivere, poiché sono una signora), guidati da ambizioni sfrenate o, peggio, dalla paura che le loro ambizioni vengano finalmente soffocate.

Forse può essere velleitario, ma il ricordo di Attanasio in questo momento tanto difficile per la pace mondiale, mi fa pensare a una cosa “strana”, sempre forse. Credo che Attanasio sia ora accanto al Signore, al Signore della Pace, e che possa intercedere per noi, così minacciati dalle ambizioni di uomini spregiudicati e incapaci probabilmente di voler bene e di vedere il bene. Io l’ho già fatto, ma ora propongo anche a voi, carissimi amici, anche se l’anniversario vero e proprio è ormai trascorso, di riservare un momento nella nostra giornata, il classico minuto, alla preghiera perché Luca Attanasio interceda per la pace.

Io credo che questo eroe civile sia fra i beati che “vedono” e “godono” della gloria di Dio e che quindi sia in grado davvero di intercedere potentemente.

Scusate: ma le notizie che si susseguono sono “da paura” … anche se penso che realmente nessuno avrà il coraggio di entrare in una guerra che da europea può diventare mondiale… Sono nata in tempo di guerra (il 1936 era quello della guerra in Libia), ho vissuto tutta la seconda guerra mondiale e le altre minori (si fa per dire) che l’hanno continuata… e poi ogni anno non c’è stato momento di pace assoluta.

Forse soltanto in questi ultimissimi tempi (e forse anche “grazie”, si fa per dire, alla pandemia che ha spaventato tutti e ha spostato le ambizioni) non si è parlato di guerre… ma ora lo spettro ritorna.

Preghiamo Maria, la santissima madre di Gesù, come “regina della pace”. Ecco, anche a lei rivolgiamo la nostra attenzione… che preghi, come in Giovanni 2, quando dice al Figlio “Non hanno più vino” … Ecco, per noi forse “non hanno più pace” … ma il Signore può aprire le menti… sono vecchia e stupida, ma ai miracoli io credo fermamente. E li chiedo.

Perdonatemi il pessimismo “sotto traccia”; in questo momento sono carica d’angoscia, non per me che sono vecchia, alla fine della vita (buona vita dopo tutto), ma per i più giovani, per i genitori preoccupati, anche per i vecchi impauriti da ritorni di fiamma e ricordi. Come me…

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