Dal 20 al 25 giugno, con un gruppo di 30 persone (tra “baldi giovani” e “ragazze mature”), accompagnati da don Giulio, abbiamo visitato alcune “meraviglie italiane” che, molte volte, non vengono valorizzate, come si dovrebbe, durante i numerosi viaggi che si propongono.
Parliamo di Termoli, delle Isole Tremiti, di Macerata, di Modena, ecc.
Ma andiamo con ordine.

TERMOLI: unico porto del Molise da cui partono ogni giorno, durante tutto l’anno (mare permettendo), le navi per le Isole Tremiti. Nella città si incrociano il 42º parallelo Nord e il 15º meridiano Est; quest’ultimo è il meridiano centrale del fuso orario dell’Europa centro-occidentale che determina l’ora solare del fuso stesso. La città conserva il borgo medievale chiuso dentro le mura che lo separano dalla città moderna.

ISOLE TREMITI: sono un arcipelago del mare Adriatico, a 22 km a nord del Gargano e 45 km a est da Termoli. L’arcipelago è composto dalle isole:
San Nicola, sede comunale, dove si trovano i principali monumenti dell’arcipelago.
San Domino, la più grande e la più abitata, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche.
Capraia o Capperaia, la seconda per grandezza, disabitata.
Pianosa, un pianoro roccioso disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.
Il Cretaccio, un grande scoglio a breve distanza da San Domino e San Nicola.
La straordinaria limpidezza del mare, le grotte dai colori incredibili, i pesci in gran quantità e, non ultimo, la statua di San Padre Pio posata sul fondale a 13 m di profondità, ne fanno un luogo incantevole.

VIESTE:
perla del Gargano con le viuzze gremite di gente, di negozi e di caratteristici locali in cui gustare le specialità del luogo.

SAN GIOVANNI ROTONDO con la Chiesa nuova dedicata a San Padre Pio, realizzata da Renzo Piano nella quale è stata concelebrata la S. Messa con don Giulio. Notevoli i mosaici, opera di una bellezza straordinaria ma anche ‘una lezione di teologia magistrale’: così papa Benedetto XVI il 21 giugno 2009, durante la sua visita a San Giovanni Rotondo, definì i mosaici che introducono alla nuova cripta, nella chiesa inferiore di San Pio da Pietrelcina, dove riposa il corpo del ‘frate con le stimmate’.
I mosaici sono in tutto 54, ricoprono una superficie complessiva – tra rampa e chiesa inferiore – di circa 2.000 metri quadrati e sono l’opera più grande realizzata da padre Marko Rupnik. L’ospedale “Casa Sollievo della Sofferenza” voluto da San Padre Pio e la Chiesa di Santa Maria della Grazie sono le altre principali strutture che rendono il luogo “unico”.

SANTUARIO SAN MICHELE ARCANGELO: di particolare interesse le “Cripte Longobarde”, il “Museo Lapidario” e il “Museo Devozionale”.

MATERA: città situata su un affioramento roccioso in Basilicata. Include l’area dei Sassi, un complesso di Case Grotta scavate nella montagna. Evacuati nel 1952 a causa delle misere condizioni di vita, i Sassi ospitano ora musei come la Casa Grotta di Vico Solitario, con mobili e utensili artigianali d’epoca. Una delle vicine chiese rupestri è Santa Lucia alle Malve, con affreschi del XIII secolo. Matera è stata “Capitale europea della cultura” per il 2019.

BARI: presso l’Istituto Margherita, ci ha ospitato Suor Monica Daniel (nostra concittadina) che poi ci ha accompagnato nella visita di Bari vecchia. Nella cappella dell’Istituto, don Giulio ha celebrato la S. Messa.

TRANI: si fregia del titolo di “città d’arte” e vanta un ampio patrimonio artistico e architettonico, testimonianza della particolare prosperità goduta nel corso del tempo: oltre alla celebre “Cattedrale sul mare” e al “Castello Svevo”, la città è ricca di chiese e monasteri, oltre che di palazzi storici.

SANTUARIO SAN MICHELE ARCANGELO: di particolare interesse le “Cripte Longobarde”, il “Museo Lapidario” e il “Museo Devozionale”.

MACERATA: famoso lo “Sferisterio” teatro all’aperto situato nel centro storico. Un’arena semicircolare originariamente destinata al gioco del pallone col bracciale, successivamente riadattata a location per concerti e teatro d’opera, l’unico all’aperto con i palchi, di acustica definita perfetta da cantanti e direttori d’orchestra, e sede di taluni festival culturali.
Piazza della Libertà con il municipio e la loggia dei Mercanti, ospita anche la Torre Civica con il magnifico “orologio planetario”.

PESARO: conosciuta anche come “la Città della Musica” e ” la Città della Bicicletta”, la prima perché diede i natali al compositore Gioachino Rossini e la seconda perché ha una vasta rete di piste ciclabili estesa su tutto il territorio. Nella Cattedrale riposa il corpo della Beata Felicina da Meda.

MODENA: ultima città visitata. Piacevole in ogni stagione, Modena offre al visitatore straordinarie ed affascinanti bellezze, tutte concentrate nel suo suggestivo centro storico. In particolare: la Piazza Grande, il Duomo e la Torre Ghirlandina, che dal 1997 sono stati dichiarati Patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Il Palazzo Ducale di Modena è stato sede della Corte Estense tra Seicento ed Ottocento. Dall’Unità d’Italia, il Palazzo ospita la prestigiosa Accademia militare di Modena.

Un grazie a don Giulio che con la sua presenza e le sue “omelie” ci ha aiutato a scoprire la spiritualità, di questo viaggio, nelle bellezze che, molte volte, ignoriamo e che invece sono la presenza di Dio nella nostra vita di ogni giorno. Grazie anche a noi partecipanti che, con il vivere giorno per giorno insieme siamo diventati, non solo compagni di viaggio, ma anche amici, sperando che questa amicizia continui nel tempo.

Adolfo