L’età non la da l’anagrafe; la giovinezza e la vecchiaia non sono fasce numeriche di anni, scansioni temporali che si succedono deterministicamente. L’autonomia personale non si incarna nell’integrità sensoriale e motoria degli organi del corpo ma nell’intensità dell’intelligenza e del cuore.
La giovinezza è uno stato della mente, è la tempera della volontà, è una qualità dell’immaginazione, il vigore delle emozioni, la predominanza del coraggio sulla timidezza, del desiderio di avventura sull’apatia.
Nessuno invecchia solo per il fatto di aver trascorso una certa quantità di stagioni: l’uomo invecchia perché ha disertato i suoi ideali preoccupazioni, diffidenze, chiusure in se stessi, paura, disperazione: questi sono i lunghi anni che fanno piegare il capo e inceneriscono lo spirito.
Siano settanta o venti, vi può essere in ogni cuore l’amore per lo stupendo, la dolce meraviglia delle stelle, la lucentezza delle cose e dei pensieri, la coraggiosa sfida degli eventi, l’immancabile infantile curiosità, la gioia di vivere.
Tu sei giovane come la Tua fede e vecchio quanto il Tuo dubbio; giovane come la confidenza in Te stesso e vecchio quanto le tue ansie; giovane come le Tue speranze e vecchio quando l’abbandono dipende dall’animo, dal cuore.
Fin quando il tuo cuore, il Tuo animo ricevono messaggi di bellezza, di gioia, di vita, sia dall’ambiente, sia dall’uomo, sia dall’infinito …… Tu sarai giovane.
Questa è la missione dell’Opera Immacolata Concezione, la cultura che ci ispira, l’obiettivo dei nostri Fondatori, l’impegno delle centinaia e centinaia di operatori e volontari verso le migliaia di ospiti oggi e di domani: promuovere, quaggiù, messaggi di bellezza, di gioia, di serenità nelle relazioni della longevità e della non autosufficienza, per poterci poi ritrovare per sempre lassù, con Chi ci ha donato la Vita”. 

Tratto dall’intervento del Presidente dell’Opera Immacolata Concezione (Prof. Angelo Ferro) in occasione dell’inaugurazione della residenza AIRONE avvenuta a Padova il 5 dicembre 1998”.

Questa è la Missione che il Movimento 3° Età della Zona V di Monza si e posto fin dal giorno in cui a Vimercate hanno raccolto 4.773 firme, una iniziativa che verrà portata avanti contro ogni indolenza, ottusità, insensibilità sociale e umana. Cercheremo di coinvolgere ogni forza politica locale e Regionale, confidando che sia ancora possibile trasformare l’ex Ospedale Civile in un Villaggio a misura dell’anziano, un’operazione di completa rottura con gli schemi del passato. Sono certo che dentro le nostre Comunità sia possibile trovare uomini e donne sensibili al problema e ogni risorsa economica sufficiente per individuare un approccio comunitario e una soluzione alla vecchiaia fondata sulla sinergia, momenti di riposo, di tempo libero, di attività lavorative, di volontariato, di spiritualità, di preghiera, il tutto vissuto con una cultura dell’accoglienza solidale e aperta al territorio, fortemente professionale anche in virtù delle precedenti esperienze e risorse dell’anziano, sia in coloro che lì dovranno lavorare, sia nelle diverse tipologie di cittadini che la frequenteranno, ricreando quel senso di appartenenza ad una comunità civile la quale riesca a sintetizzare in modo armonioso le differenze di stato, di ruolo, di salute: di ogni persona. 

Luigi Maggi, Vimercate 21 marzo 2016 – MtE –  zona V Monza