Care sorelle e fratelli nel Signore, sapete che con questo post siamo arrivati al termine del nostro cammino insieme “verso la Mistica Cristiana”?
Posso dire che per me il tempo è volato e che questo appuntamento settimanale è stato bello e importante per le riflessioni che anche voi mi avete regalato in vario modo. A breve vi dirò come potremo continuare ad approfondire il tema del mio libro, ma desidero condividere con voi ancora un orientamento fondamentale, che nasce dalla mia semplice e personale esperienza.

Fra un mese ricorderò il giorno della mia ordinazione presbiterale (28 giugno 1969) e sarà un’occasione per esprimere al Signore la mia profonda gratitudine per avermi chiamato ad essere un suo ministro. Secondo quello che ci siamo detti fino ad oggi, anche io non posso mancare di chiedermi quale frutto il mio Sì a Dio ha portato, in me e a voi a cui Lui mi ha inviato da quel giorno. Ed ecco, dunque, il suggerimento di oggi: “nella piccola storia di ciascuno di noi, domandiamoci se ogni giorno tutto quello che compiamo in pensieri, parole ed opere, è attuato nel nome di Gesù Cristo con la docilità allo Spirito Santo per la gloria di Dio Padre” [p.103]. Un tale interrogativo, simile ad un esame di coscienza quotidiano, potrebbe aiutarci reciprocamente a delineare il futuro programma di vita cristiana che ci impegniamo a vivere fin da ora, perché come dice sant’Agostino «Dio ci ha creati senza di noi, ma non ci salva senza di noi».

Carissimi, il tempo che abbiamo a disposizione non è un semplice chronos, ma un Kairòs, ovvero non è solo un tempo che passa scandito dall’orologio, ma un tempo “riservato a Dio” e quindi speciale: ricordatevi sempre di questa fondamentale verità e saprete fare tesoro di ogni attimo della vostra esistenza, anche quello del riposo, apparentemente non produttivo. E se qualcuno di voi sta vivendo come me la cosiddetta “terza età” anagrafica sappia che può avere a sua disposizione ancora molto tempo da valorizzare, per conoscere e riconoscere l’avvento del Regno di Dio nel qui ed ora del suo quotidiano.

Vi prometto, però, che non ho intenzione di lasciarvi soli in questa ricerca e perciò vi invito a seguire la trasmissione che sto facendo su Radio Mater ogni terzo lunedì del mese, dalle 17.30 alle 18.30. È un modo per non perderci di vista e per mantenere insieme lo sguardo fisso su quei «Cieli nuovi e Terra nuova» che ci attendono affinché la nostra gioia sia davvero piena.