Ecco il giorno della grande risposta.

Ricordate l’interrogativo che vi ho posto lo scorso giovedì, in cui abbiamo concluso la puntuale definizione delle otto tappe della “lectio divina”? Vi avevo chiesto: il cammino che stiamo affrontando, verso la Mistica Cristiana, va in salita o in discesa?

Vi assicuro che si tratta di un vero e proprio dinamismo. Quindi, non ha niente a che vedere con la pigrizia, anzi è una partecipazione al dinamismo della vita trinitaria, e consiste nell’imitare il movimento di Cristo, che si è “abbassato” verso la condizione umana e l’ha portata ad altezze divine. Capite bene, quindi, che pregando si sale fino alla vetta della contemplazione, ma poi si discende per agire nei solchi della storia?

Guai a chi crede che l’età avanzata o l’immobilità della malattia di un cristiano orante sia per lui o per lei impossibilità a modificare il corso degli eventi! Il segreto della vita spirituale sta, dunque, nel conoscere quello che Dio vuole da noi e nella docilità a corrispondervi. In sintesi “la Parola che è Gesù Cristo permea la persona, la trasforma – mediante l’azione dello Spirito Santo – in un’azione contemplativa, aprendola alla missione” [p. 22].

Chi ci ha dato l’esempio più perfetto, di come riuscire umanamente ad essere contemplativi nell’azione? Chi ancora può guidarci per la via più sicura? Certamente è la Vergine Maria e vi invito a leggere di questa sua “via” salvifica, appunto definita mariana, nelle pagine del mio libro [pp. 22-27] perché non ne tratterò nei miei futuri post. Buona lettura a voi.