Per continuare il nostro settimanale appuntamento sul tema della Mistica Cristiana possiamo affrontare ora il secondo passo della lectio divina: la meditatio. Si tratta di rispondere alla domanda: “che cosa ci dice il testo?”.

Dopo averlo già letto e analizzato, il brano biblico chiede di essere “ruminato”. Mi piace paragonare la meditazione alla scelta salutista di chi ha scoperto il valore degli estratti di succo e li consuma con dovuto equilibrio perché possa trarne beneficio. Quando la Parola di Dio entra nella nostra mente e nel nostro cuore porta in sè la sostanza di valori che vanno ri-scoperti per essere ri-assaporati. Li definisco valori perché “permanenti”, cioè importanti e duraturi, in grado di trasmettere senso all’uomo o alla donna che siamo diventati oggi, come alla persona che saremo un domani. A questo punto chiediamoci: quale atteggiamento mi suggerisce questo testo biblico? Da quale atteggiamento mi mette in guardia? Quale mistero mi rivela? Quale profondità del cuore umano mi fa scoprire? [cf p.19].

Lasciamo sgorgare le domande e, se necessario, appuntiamole per essere meglio meditate. Non temiamo di meravigliarci, se la nostra conoscenza è ora simile a quella di un adolescente, bramosa di svilupparsi. Se rimaniamo aperti alla novità dello Spirito siamo sulla giusta strada per affrontare la prossima tappa. E se volete in libertà provare a condividere qualche domanda di senso che la Parola vi suggerisce, fatelo pure nei commenti.
In questo itinerario camminiamo (e ci cibiamo) davvero “insieme”!