Giovedì 15 marzo 2018 – Convegno a Monza

Mons. Renzo accenna brevemente ad alcune parole del Vangelo di oggi: “Voi non volete credere nella mia Parola…”
Sono molto importanti e impegnano particolarmente ad un approfondimento e una meditazione difficili da affrontare nella breve omelia… quindi valuterà la lettura del V.T. dove Mosè si reca sul monte per parlare con il Signore. Il suo popolo pensa che li abbia abbandonati perché si prolunga troppo la sua assenza in questo incontro. La debolezza di Aronne favorisce la costruzione del toro che rappresenta la forza, la fecondità. Al ritorno fra la sua gente Mosè si rende conto della realtà e caparbietà del suo popolo, ma non si arrabbia: li perdona ed è solidale con loro perché li ama, vuole il loro bene proprio come il Signore con ognuno di noi e con tutto il popolo.
Nel cammino quaresimale che ci resta, cerchiamo di approfondire la Parola del V.T., è fondamentale, troviamo in noi la stessa solidarietà e amore dell’unico Buon Pastore percorrendo la stessa strada e cerchiamo di abituare il nostro cuore a comprendere l’autentico valore della vita.

Carissima/o,

iniziamo questo convegno di primavera 2018 approfondendo la scheda n°3: “Sara, perché hai riso?”
Ormai è diventata una tradizione, leggere ed esaminare minuziosamente il contenuto delle schede presentate, per esternare poi nel gruppo dei laboratori quanto è emerso dalla nostra preventiva lettura.
Questa scheda dobbiamo proprio leggerla… Sara ci rappresenta e ci assomiglia, come persone con pregi e difetti, come cristiani e battezzati, per la nostra fede difficile ed incerta, che è alla base di ttto, quella fede donata che ci accompagna in ogni azione ed in ogni relazione, quasi in fase “tridimensionale” col Signore, con gli altri coloro che incontriamo ogni giorno, ed infine con i più fragili indifesi ed emarginati.

Cosa ci proponiamo:

– leggere la scheda prima del convegno, personalmente o in gruppo, per conoscerla e approfondirla (possibilmente prendendo appunti);
– confrontare il contenuto della scheda con le proprie esperienze di vita e le conoscenze specifiche;
– lavorare in gruppo (laboratorio) per arrivare ad un “panorama” ampio del nostro punto di vista, e sperimentare quanto sia bello e costruttivo lavorare insieme.
Confidiamo, come sempre, nel vostro attivo contributo, perché questi incontri sono molto importanti per noi, sono significativi per la formazione personale e per la vita di gruppo di cui siete Responsabili e Animatori.

Un cordiale Saluto, i Responsabili Diocesani
Alba Moroni e Carlo Riganti