22 marzo 2018 – Convegno a Melzo

Nella prima lettura don Renzo esprime un suo pensiero su Giuseppe, considera che era proprio un brav’uomo perché nonostante i cattivi comportamenti dei fratelli – giunti fino alla vendita…- perdona completamente le loro azioni, indicando in anticipo lo stesso comportamento di Gesù con il suo perdono a tutti gli uomini.
Nel Vangelo di oggi emerge la figura di Nicodemo. Egli percorre un cammino importante per la sua fede: sarà infatti lui a prendere il corpo di Gesù dopo la sua morte in croce.
Il Signore ha deposto un seme come dono di fede, e percorrendo questo cammino il seme “deposto” è cresciuto, si è sviluppato concretamente come la sua fede.
Anche noi abbiamo questo seme, non dobbiamo nasconderlo, dobbiamo credere nei valori che il Signore ci ha dato!
Deve essere concreta la nostra risposta al dono che il Signore ci ha fatto… e la risposta a questi doni è la nostra fede.
Dobbiamo ascoltare Gesù, dobbiamo lasciarci convertire alla sua Parola, soltanto così potremo giudicare ciò che fa e soprattutto sapere chi è davvero.

Carissima/o,

iniziamo questo convegno di primavera 2018 approfondendo la scheda n°3: “Sara, perché hai riso?”
Ormai è diventata una tradizione, leggere ed esaminare minuziosamente il contenuto delle schede presentate, per esternare poi nel gruppo dei laboratori quanto è emerso dalla nostra preventiva lettura.
Questa scheda dobbiamo proprio leggerla… Sara ci rappresenta e ci assomiglia, come persone con pregi e difetti, come cristiani e battezzati, per la nostra fede difficile ed incerta, che è alla base di ttto, quella fede donata che ci accompagna in ogni azione ed in ogni relazione, quasi in fase “tridimensionale” col Signore, con gli altri coloro che incontriamo ogni giorno, ed infine con i più fragili indifesi ed emarginati.

Cosa ci proponiamo:

– leggere la scheda prima del convegno, personalmente o in gruppo, per conoscerla e approfondirla (possibilmente prendendo appunti);
– confrontare il contenuto della scheda con le proprie esperienze di vita e le conoscenze specifiche;
– lavorare in gruppo (laboratorio) per arrivare ad un “panorama” ampio del nostro punto di vista, e sperimentare quanto sia bello e costruttivo lavorare insieme.
Confidiamo, come sempre, nel vostro attivo contributo, perché questi incontri sono molto importanti per noi, sono significativi per la formazione personale e per la vita di gruppo di cui siete Responsabili e Animatori.

Un cordiale Saluto, i Responsabili Diocesani
Alba Moroni e Carlo Riganti