18 Maggio 2016 – pellegrinaggio a Santa Maria delle Grazie – Varallo Sesia – Testimonianza delle benedettine dell’abbazia “Mater Ecclesiae”  isola di San Giulio

Varallo si è presentata ai nostri occhi nella sua veste più accattivante: pochi giorni prima aveva ricevuto la visita del presidente della repubblica e tutt’intorno, case, viuzze, piazze, monumenti sbandieravano il tricolore e brillavano alla luce del sole.

La piazza centrale con la collegiata settecentesca di San Gaudenzio, scenograficamente costruita sopra una rupe e con i tipici, eleganti colonnati della chiesa stessa e degli adiacenti edifici novecenteschi, ha un carattere unico e una piacevole uniformità di stile.

Poco lontano una delle mete del nostro pellegrinaggio: all’inizio dell’antica strada selciata per il Sacro  Monte, la quattrocentesca chiesa di Santa Maria delle Grazie con la parete gaudenziana che divide la navata dal presbiterio. La parete, opera importante del pittore valsesiano Gaudenzio Ferrari, narra le scene della vita di Cristo in 21 affreschi.

La Santa Messa, celebrata da don Isidoro e da don Claudio nell’interno spoglio che contrasta il cromatismo e la parete stessa, ha un tono particolarmente sentito e raccolto.

Dopo una lieta sosta per il pranzo nello storico e raffinato Albergo Italia, partiamo verso il romantico lago d’Orta  e l’isola di San Giulio che raggiungiamo con i motoscafi  in  servizio dall’imbarcadero di Pella all’isola.

Sull’isola si respira un’aria rarefatta: imbocchiamo la via del Silenzio ed eccoci all’ingresso del monastero. In silenzio, completamente presi dall’atmosfera che ci circonda e consci della santità del luogo, saliamo  lo scalone esterno, con magnifiche vedute sul lago, e facciamo il nostro ingresso nell’abbazia Mater Ecclesiae dove oggi vivono settanta monache di clausura.

Una di loro, aldilà della grata, ci parla della regola di San Benedetto, che ispira la loro vita, della badessa Madre Canopi, scrittrice e profonda erudita di patristica, e, da ultimo, risponde con voce pacata alle nostre domande sulla vita claustrale e sugli interrogativi che tale tipo di chiamata pone nelle nostre menti e nei nostri cuori.

Lasciamo a malincuore le suggestioni dell’abbazia e dell’isola, per il rientro nelle nostre case, sicuramente arricchiti da questa esperienza di condivisione, convivialità e riflessione.

MtE – Decanato di Erba

(Hanno partecipato n. 70 aderenti, accompagnati dal decano Don Isidoro e da Don Claudio, parroco di Arcellasco.)